{"id":359,"date":"2019-05-28T14:22:26","date_gmt":"2019-05-28T12:22:26","guid":{"rendered":"https:\/\/benedettagargiulo.com\/?p=359"},"modified":"2019-05-28T14:22:26","modified_gmt":"2019-05-28T12:22:26","slug":"gay-pride-e-comunicazione-della-diversita","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/benedettagargiulo.com\/gay-pride-e-comunicazione-della-diversita\/","title":{"rendered":"Gay pride e comunicazione della diversit\u00e0"},"content":{"rendered":"
Sabato 8 giugno<\/strong>, nella mia bellissima citt\u00e0, Trieste<\/strong>, ci sar\u00e0 ancora pi\u00f9 bellezza<\/strong>. Non sar\u00e0 soltanto quella dei colori dell’arcobaleno<\/strong>, ma anche e soprattutto quella della diversit\u00e0<\/strong>. Il Gay pride<\/strong> celebrer\u00e0 ancora una volta la gioia di viverci per ci\u00f2 che siamo<\/strong>, contro ogni stereotipo e omologazione. Che, se ci pensiamo bene, \u00e8 anche il fondamento di una buona comunicazione<\/strong>.<\/p>\n Nel mio lavoro non c’\u00e8 azienda che non mi chieda di “fare un po’ di benchmark<\/em>” per “capire come fanno gli altri”, il pi\u00f9 delle volte per non discostarsi, pi\u00f9 che per fare diversamente. Ma l’omologazione non \u00e8 mai garanzia di successo<\/strong>, perch\u00e9 significa discostarsi dalla<\/strong> propria identit\u00e0, <\/strong>che \u00e8 unica e irripetibile. I grandi brand non copiano dagli altri<\/strong>, ma fanno di testa loro, e soprattutto non smettono mai di sperimentare<\/strong> nuove strade.<\/p>\n Ecco, a me piace pensare al Gay pride come celebrazione di tutto ci\u00f2 che dovrebbe sempre essere anche in comunicazione<\/strong>: partire dalla consapevolezza di s\u00e9 e rivendicarla in modo originale e unico. Pi\u00f9 riusciamo a valorizzare le differenze e pi\u00f9 saremo chiari, onesti e diretti<\/strong>. Il professionista o la professionista della comunicazione che vuole raggiungere risultati apprezzabili, riesce a cogliere e valorizzare tutte le sfumature della realt\u00e0<\/strong>, raccontandole con coraggio<\/strong> e senza compromessi. Un racconto banale<\/strong>, dove “la nonna fa a maglia, il nonno va a prendere il vino, la madre coincide con la signora delle pulizie, il padre lavora, i bambini si sporcano nel fango e le bambine pettinano le bambole” \u00e8 una menzogna<\/strong> e in quanto tale, non \u00e8 “buona comunicazione”.<\/p>\n Se tutto il marketing fosse attento al tema della diversit\u00e0 non solo per cavalcare l’onda mediatica<\/strong> del momento, ma intrinsecamente anche nel metodo di lavoro<\/strong>, anche nell’esercizio della creativit\u00e0 (o ancora meglio a monte, gi\u00e0 a livello di prodotto), la nostra cultura<\/strong> sarebbe senz’altro migliore.<\/p>\n