Per chi inizia a comunicare: non sottovalutate le parole

Notizie |  27 Maggio 2019

Che ci piaccia o no, il nostro giudizio sul mondo si basa in gran parte su impressioni superficiali legate all’impatto che la forma ha su di noi, prima ancora della sostanza. Quando siamo alla fermata dell’autobus, siamo velocemente in grado di stabilire accanto a chi vorremmo sederci e a chi no. Quel tipo che si gratta continuamente la testa, no. La ragazza con le cuffiette sì. Il signore profumato in doppiopetto – se ci sentiamo adeguati – sì.

Con le aziende funziona allo stesso modo. Veniamo attratti da un punto vendita luminoso, da un logo con i colori ben equilibrati, da una foto pubblicitaria scattata da un fotografo bravo. Come sull’autobus, noi non sappiamo nulla di quell’azienda, ma ci ispira fiducia: sappiamo che vorremmo averci a che fare. Oppure ci piacerebbe averci a che fare, ma ci sembra troppo bella per le nostre possibilità (forse non siamo in target?).

Ma immaginiamo poi di conoscerle quelle persone sull’autobus: ed ecco che il signore profumato in doppiopetto ci parla in dialetto, piazza una battuta sessista sulla ragazza con le cuffiette e sbaglia un congiuntivo. “L’abito non fa il monaco” si dice. Ma le parole sì. Ora immaginate di essere voi quel signore in doppiopetto, quell’azienda che ha speso un sacco di soldi per la propria immagine, che ha creato aspettative, che si è posizionata su un target alto. E poi, quando aprite bocca, quando scrivete un post su Facebook, o i testi del vostro sito, siete banali, fate errori tipografici, offendete involontariamente qualcuno. In poche parole, avete vanificato tutto l’investimento che avete fatto nella vostra immagine.

Avete investito tanto nella forma, ma non nella sostanza. O piuttosto, non è nemmeno tanto questione di sostanza, ma di come la sostanza viene espressa, anche a parole. Il mondo è pieno di autobus con passeggeri vestiti bene, ma incapaci di esprimersi, perché spesso si rinuncia alla cura della comunicazione verbale. Il più delle volte, perché è un lavoro che richiede molta fatica.

Le aziende o le persone che vogliono comunicare “a 360 gradi”, come si suol dire, devono farlo con le immagini e con le parole, investendo per entrambe lo stesso tempo e lo stesso budget. Quando la prima impressione viene confermata dal contenuto e i clienti sperimentano la coerenza tra art direction e copywriting, si potrà dire di aver iniziato un buon lavoro di comunicazione.

Buon inizio anche a voi 😉