Scrivere. L’attività più bella del mondo. Uno scorrere di parole che si inseguono tra loro costruendo mondi nuovi ed emozionanti. Sì, ma da dove si inizia? Come si fa a superare l’ansia da foglio bianco? Come fanno scrittori e scrittrici di mestiere a essere sempre così fecondi, pubblicando uno, due, dieci romanzi? Come ha fatto Stephen King a trovare la forza di scrivere ancora qualcosa dopo Carrie?
Il motore che fa muovere tutto è già dentro di noi: dobbiamo solo trovare la chiave giusta per farlo partire; trovare il modo di far scattare quella scintilla che dà il via alla storia che potremmo raccontare. Già, una storia. In fondo la questione è tutta lì, e la soluzione è più vicina di quanto sembri. Se sospendiamo per un momento la routine in cui siamo immersi ogni giorno e apriamo gli occhi sul mondo che ci circonda, scopriamo che attorno a noi nascono e si sviluppano centinaia di migliaia di storie.
Quel rumore che abbiamo sentito provenire dal piano di sopra la scorsa sera, come delle biglie che rotolano sul pavimento, e quella vicina di casa che abbiamo vista insolitamente spettinata il giorno dopo.
Lo sguardo torvo di quel ragazzo in fila in macelleria, che poi è uscito senza comprare nulla, una volta arrivato il suo turno.
La conversazione tra due sconosciuti sull’autobus numero 9, che a un certo punto scoprono di avere in comune un lontano parente che lavora come volontario in una missione nel Senegal.
Attorno a noi è pieno di incipit di storie piene di personaggi, intrighi, misteri, umanità. Basta saperli riconoscere. Ma per fare questo bisogna stare attenti, essere curiosi. Origliare i dialoghi tra le persone, alzare la testa per strada e guardare attraverso le finestre illuminate dei condomini, osservare gesti e movimenti di qualcuno che per qualche ragione ha attirato la nostra attenzione e chiedersi “Perché, chi è, cosa fa o potrebbe fare”.
Le storie non sono altro che un insieme di eventi che si sviluppano a seguito delle azioni di personaggi che si muovo secondo i loro scopi. Bisogna scovare quegli scopi, individuare i personaggi e farli muovere in un contesto. Tutto materiale già presente in natura. Tutto esiste già o è già esistito. Noi dobbiamo “solo” mettere in relazione quegli elementi, ma se guardiamo VERAMENTE il mondo che ci circonda, partiamo già con un materiale decisamente consistente.
Da dove nasce dunque l’ispirazione? Dalla nostra curiosità per la vita che ci circonda. Le idee arrivano quando ci affacciamo su situazioni nuove, quando usciamo dalla nostra comfort zone, ci facciamo delle domande su ciò che vediamo, stiamo attenti ai dettagli, alle persone. La vita stessa è il motore che dà il via alle storie che vogliamo scrivere, ma bisogna guardarla attentamente, fuori dalle nostre abitudini. Come? Facendo un po’ di esercizio: cambiamo strada, dormiamo dall’altra parte del letto, assumiamo nuove prospettive, scendiamo alla fermata prima o a quella dopo, andiamo a vedere quel film che mai avremmo guardato, spiamo, indaghiamo, facciamoci domande e inventiamoci risposte.
Vedrete che dopo un mese di nuove “esplorazioni”, quel foglio davanti a voi non sarà più bianco.
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